Bere cannonau allunga la vita: lo dice una ricerca dell’Università di Sassari

Il Professore Luca Deiana comunica i risultati della sua ricerca AKEA e sottolinea l’importanza dei polifenoli contenuti nel vino prodotto in Sardegna.


C’è una correlazione importante tra la longevità dei sardi e il consumo del vino cannonau. A dirlo è Luca Deiana, docente dell’Università di Sassari, Dipartimento di Chimica.
Deiana pochi giorni fa ha presentato i risultati della sua ricerca a giornalisti italiani e rappresentanti della stampa internazionale.

«Il cannonau contiene polifenoli, principi antiossidanti fattore di benessere e di longevità, in quantità superiori agli altri vini rossi – ha spiegato Deiana – gli effetti, testati in laboratorio su cavie, vengono ampiamente confermati dalla pratica alimentare dei 3493 centenari analizzati da Akea dal 1996 ad oggi».
Tra loro, il 93 per cento dei maschi e almeno il 62 per cento delle donne ha dichiarato di bere una media di due bicchieri di vino rosso a pasto. Ben al di sopra è il consumo dichiarato da alcuni ultracentenari.

Il progetto “AKeA” (acronimo di “A Kent’Annos”, tradizionale augurio sardo che significa “a cent’anni”) è nato ufficialmente nel febbraio 2002 e affonda le sue radici sugli studi effettuati a partire dal 1997 dal team del Prof. Luca Deiana.
Lo studio fa capo alla cattedra di Biochimica Clinica dell’Università di Sassari e vede la collaborazione del Max-Planck Institute for Demographic Research, RostockGermania e dalla Duke UniversityCarolina del NordUSA. Il monitoraggio viene fatto su tutta la popolazione sarda.
I risultati dello studio “AKeA” vengono presentati in vari simposi internazionali che attirano giornalisti e ricercatori da tutto il mondo, giunti nell’isola per studiare il DNA dei Sardi.

In Sardegna, infatti, è stata constatata la presenza di numerosi ultracentenari (nel luglio del 2007 erano più di 330), in media circa 22 ogni centomila abitanti, contro una media tra gli 8 e i 10 in altre parti del mondo. Questo rapporto risulta in crescita col passare del tempo, dal momento che nel periodo ’97-’99 la media era di 13,5 ultracentenari, e nel 2000 era salita a 19.

L’Isola vanta alcuni primati:
l’uomo più vecchio del mondo, attestato dal Guinness dei Primati 2001. Antonio Todde (chiamato Tziu Antoni), nato a Tiana (NU) il 22 gennaio 1889, è scomparso il 3 gennaio del 2002, poche settimane prima del compimento del 113º compleanno; attribuiva la sua longevità al bicchiere di buon vino rosso che beveva ogni giorno.
L’uomo più vecchio d’Europa, e al terzo posto in tutto il mondo, nel 2003. Giovanni Frau, nato a Orroli (CA) il 29 dicembre 1890, è scomparso il 19/06/2003 all’età di 112 anni.

Un motivo in più per bere (responsabilmente) almeno un bicchiere di cannonau ogni giorno.

 

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